Presentazione del libro "Guerra e pace. Donne e politica tra violenza e speanza" a Udine
5 ottobre 2009
Correre con i lupi, correre in un mondo di uomini: è questa la scelta che Alessandra Guerra compie e persegue fino in fondo, nella fervida convinzione che in politica non ci sono differenze tra uomo e donna, ma solo persone, null'altro che semplici persone. L'amara e improvvisa fine di quindici anni di impegno politico e istituzionale la porta a un'appassionata e lucida riflessione sulla condizione del femminile e a riaffacciarsi al mondo con una nuova e serena consapevolezza.
Con "Guerra e pace. Donne e politica tra violenza e speanza" Alessandra Guerra riflette sulla natura del genere umano e sul ruolo delle donne nella società. Utilizzando la formula del diario di viaggio, descrive la sua esperienza e analizza il comportamento umano di fronte a interessi economici e di potere. Accurate e a tratti liriche, le descrizioni degli ambienti naturali ed antropici da lei visitati divengono fonte d'ispirazione per riflessioni di carattere sociale, psicologico e culturale. Il viaggio come metafora e preparazione al viaggio nell'anima. Alla necessità di dar voce e spazio a quesiti irrisolti, ad interrogativi profondi che invocano risposte. Sullo sfondo, il ruolo delle donne nella società occidentale.
Il desiderio di coniugare ancestrali vocazioni materne, accoglienti, femminili, con moderne necessità che costringono oggi le donne ad un ruolo attivo nel mondo del lavoro. Che le esortano altresì ad impegnarsi per rappresentare le istanze di un genere, il femminile, ancor poco valorizzato. Ne emerge il quadro di una società spesso avvitata su se stessa, supponente, volta a rincorrere edonismi senz'anima. Un mondo chiuso, arrogante, che non accoglie. Esclude. Non esclude solo chi viene da fuori, ma porzioni rilevanti e scomode del suo stesso ambiente sociale. Che fare? Lasciare spazio alle donne. Questo accade ormai da tempo nelle democrazie occidentali più evolute. Favorire lo sviluppo di un nuovo equilibrio tra maschile e femminile che in entrambe le parti riconosca e valorizzi l'opposto, le attitudini proprie all'altro genere. Quelle che spesso ciascuno di noi custodisce in un angolino recondito della propria psiche.
Accompagnano il lavoro dell'autrice gli scritti di tre esperti in psicologia e medicina e una giornalista. I loro contributi offrono al lettore una chiave di lettura scientifica che dà completezza al libro.
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